Con l’approfondirsi delle conoscenze e l’evoluzione tecnologica, l’aritmologia, intesa come conoscenza delle basi e del trattamento delle aritmie cardiache, sta divenendo una branca a parte della cardiologia, con propri concetti, linguaggi e strategie terapeutiche.
Se da un lato questo va a favore di un trattamento specialistico del paziente, dall’altro crea un divario tra il cardiologo clinico e l’elettrofisiologo, che al contrario non giova alla gestione complessiva del paziente stesso.
Il paziente cardiologico, peraltro, è un’entità sempre più complessa, che richiede team multi specialistici e una visione globale piuttosto che parcellare.
In tale senso l’integrazione tra le diverse specialità è fondamentale. Un tempo tale integrazione faceva parte della normale gestione del paziente. Ora deve essere una scelta condivisa, perché al paziente sia offerta una gestione specializzata all’avanguardia ma integrata e adattata alla sua situazione e alla sua singolarità.
L’obbiettivo di questo congresso è quello di creare un dialogo tra cardiologi esperti di aritmie e cardiologi clinici, per avvicinare i diversi punti di vista, per avere un linguaggio comune e unificare le strategie terapeutiche. L’idea perniante, anche attraverso casi clinici, è cercare di spiegare il razionale che muove la diagnosi e la terapia moderna delle aritmie, di andare aldilà del tecnicismo e di rendere clinici ed aritmologi allineati e alleati.